20.03.2019 Novità importanti nel settore delle telecomunicazioni: lo scorso 31 dicembre è entrata infatti in vigore la nuova delibera Agcom, 348/18/CONS, che decreta il diritto per l’utente di scegliere un proprio modem per il servizio adsl senza più avere l’obbligo di utilizzare quello dell’operatore con cui si stipula il contratto. Una novità importante che adegua così la normativa italiana alla direttiva europea sulla neutralità della Rete.

Prima infatti il consumatore che attivava un nuovo contratto era obbligato a utilizzare e pagare il modem fornito dall’operatore, a prezzi che spesso erano più alti del mercato, riscontrando poi diverse criticità come ad esempio: l’obbligo di restituire il modem all’operatore una volta concluso il contratto; l’inutilità del modem se si passava ad un altro fornitore, in quanto non poteva essere utilizzare su altre linee.

Che cosa cambia quindi adesso?

Tutti gli operatori devono presentare le proprie offerte commerciali in due versioni, con e senza modem. Nell’offerta con modem la società deve indicare il costo scorporato dello stesso. Se l’utente sceglie di usare il modem fornito dall’operatore, ha – in base a quanto stabilito dall’Agcom – comunque il diritto a poterlo usare anche successivamente con altri operatori.

Mentre invece se sceglie di utilizzare un proprio modello la società non può negargli il diritto ad avere un minimo di assistenza per le configurazioni.

E per i vecchi contratti?

L’operatore dovrà togliere ogni eventuale blocco a usare modem alternativi. E per gli utenti che stanno pagando per il modem, dovrà scegliere tra due strade. La prima è passare l’utente a un’offerta in cui il modem diventa gratis, la seconda è consentire la disdetta gratuita. Se la società ha dato il modem gratis, in caso di recesso, l’utente non è tenuto a restituirlo ma anzi deve essere sbloccato per poter essere usato con altri operatori. Per le rate già pagate invece non ne è previsto un rimborso.

Riassumendo quindi, con la nuova delibera Agcom le novità essenziali sono:

- gli operatori devono fare offerte separate con modem e senza modem;

- se il modem è gratuito, quando un utente recede, anche per rimodulazione, potrà tenerselo senza costi;

- una volta che l’utente chiude un contratto con l’operatore questi deve provvedere a sbloccare il modem per poter essere riutilizzato con altri operatori.

E se gli operatori telefonici non rispettano tali regole?

Nei mesi scorsi la delibera di Agcom era stata impugnata dalle principali società telefoniche. Tim ha fatto ricorso al Tar del Lazio chiedendone la sospensione, ma la sua richiesta è stata respinta. Successivamente anche Fastweb e Vodafone hanno tentato il ricorso al Tar. Ad oggi, però, sembra che sia Tim che Fastweb si siano adeguati al nuovo corso, mentre non è del tutto chiaro cosa faranno Vodafone e Wind Tre.

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